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Diffusione dell'Amianto


Le fibre di asbesto presenti nell’aria delle aree abitate derivano principalmente dal deterioramento dei prodotti di origine antropogenica ed in parte dallo sgretolamento dei depositi naturali. Queste fibre sono estremamente resistenti e non vengono degradate da altri composti che possono essere presenti nell’atmosfera; per questi motivi, una volta liberate nell’ambiente, vi possono permanere per decenni.
Le fibre e le particelle più piccole sono quelle più pericolose: una volta sospese nell’aria possono rimanervi per molto tempo e venire così trasportate dal vento per lunghe distanze prima di depositarsi. Praticamente ogni campione di aria contiene una certa quantità di asbesto, solitamente a concentrazioni che si presume non siano particolarmente pericolose per la salute. Definendo fibre quelle particelle di asbesto che presentano una lunghezza di almeno 5 micrometri e un rapporto lunghezza:larghezza superiore o uguale a 3:1, si può stimare che la concentrazione ambientale di queste fibre minerali varia solitamente da 0,001 a 0,1 fibre per litro (fibre/L). Livelli di esposizione più elevati si possono riscontrare nelle città, dove la concentrazione può raggiungere anche 2-300 fibre per metro cubo (1 mc di aria corrisponde a 1000 litri ed equivale all’incirca alla quantità di aria che ognuno di noi inspira in un’ora).
Nei pressi delle miniere di asbesto o delle industrie che utilizzavano questo materiale si potevano riscontrare concentrazioni dell’ordine delle 2000 fibre/mc.
Al giorno d’oggi dei valori notevolmente elevati possono essere individuati solamente all’interno o nei pressi degli edifici che contengono prodotti a base di asbesto e che sono stati ristrutturati o abbattuti oppure vicino alle discariche dove l’asbesto non è stato coperto o immagazzinato in modo appropriato per prevenirne l’erosione da parte degli agenti atmosferici.
Negli ambienti di lavoro dove viene manipolato l’amianto friabile o dove vengono smontati i freni delle auto si possono raggiungere delle concentrazioni di fibre pari a 2 mila per litro. (N.B. il livello d’azione per legge è di 10 fibre per litro).

 Nella foto a lato si può paragonare la grandezza delle fibre di amosite rispetto a  quella di un capello umano.

Da notare che si può essere esposti all’asbesto anche bevendo dell’acqua contaminata. Le fibre dell’amianto possono essere erose dai depositi naturali o dai depositi di asbesto nelle discariche, dai tubi di eternit che viene utilizzato per trasportare l’acqua potabile o dai filtri contenenti asbesto. La concentrazione delle fibre può raggiungere dei valori di concentrazione estremamente elevati, anche di alcuni milioni per litro. C’è da dire, comunque, che vi sono ancora molte perplessità sulla potenziale pericolosità dell’amianto all’interno del sistema digerente: pur essendo chiaramente dimostrato che l’asbesto provoca dei danni devastanti se inalato, vari ricercatori non lo considerano particolarmente pericoloso se ingerito.

   
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sorgenti
effetti sull'uomo
leggi e linee guida
 
 

fibre di amianto