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                 Caratteristiche dell'Amianto
 Asbesto, o amianto, è 
                il nome dato ad un gruppo di minerali altamente fibrosi che si 
                possono trovare naturalmente nell’ambiente: il Crisotilo 
                (anche detto amianto bianco), appartenente alla serie mineralogica 
                del serpentino; e gli anfiboli Crocidolite (amianto 
                blu), Amosite (amianto bruno), Antofillite, 
                Actinolite e Tremolite.
 Questi minerali non hanno alcun odore o sapore chiaramente individuabili, 
                sono molto resistenti al calore ed alla maggior parte delle sostanze 
                chimiche e sono facilmente lavorabili. Comodamente reperibili, 
                venivano ricavati per lo più da miniere a cielo aperto 
                in seguito alla macinazione della roccia madre e successivo arricchimento.
 
 Per le loro proprietà dovute essenzialmente alla struttura 
                fibrosa, per la facile reperibilità e per il basso costo, 
                sono stati utilizzati in un’ampia gamma di prodotti ed in 
                varie attività industriali; l’asbesto veniva utilizzato 
                puro o più solitamente miscelato ad altri materiali in 
                percentuali diverse, per sfruttarne meglio le caratteristiche 
                chimico-fisiche e per produrre una quantità innumerevole 
                di prodotti.
 
 Purtroppo tutti questi beni hanno dimostrato nel tempo una deperibilità 
                più o meno alta, ed il loro deterioramento provoca il rilascio 
                nell’ambiente di una quantità di fibre direttamente 
                proporzionale alla loro friabilità.
 L’amianto friabile è in grado di disgregarsi alla 
                semplice pressione delle dita e si è dimostrato estremamente 
                pericoloso, mentre l’amianto compattato (miscelato a cemento 
                o a sostanze che ne garantiscano una notevole durezza) è 
                pericoloso nel caso in cui sia stato deteriorato da eventi meteorologici 
                o da interventi più o meno accidentali.
 Le fibre minerali rilasciate da questi materiali risultano potenzialmente 
                inalabili e, una volta nei polmoni, possono provocare dei danni 
                estremamente gravi come l’asbestosi, il mesotelioma ed il 
                tumore dei polmoni.
 
 Per tutti questi motivi fin dal 1994 l’amianto è 
                stato abbandonato e ne è vietata per legge l’estrazione, 
                la lavorazione ed il commercio (da notare che la relazione fra 
                la presenza dell’asbesto e l’insorgenza dei tumori 
                era già scientificamente dimostrata fin dagli anni ’60).
 
 Quindi a tutt’oggi la pericolosità dell’asbesto 
                è dovuta essenzialmente alla presenza di quella sterminata 
                serie di prodotti ancora in circolazione che lo contengono in 
                quantità variabile e che lentamente vengono smaltiti in 
                aree appositamente predisposte.
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